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Marciume Apicale del Pomodoro

Marciume Apicale su Pomodoro San Marzano

Dario perchè i miei pomodori stanno diventando tutti neri e marci? Questa è una domanda che mi viene fatta spesso durante i periodi di caldo afoso. Innanzitutto volevo precisare che il Marciume Apicale del Pomodoro, ovvero quest’imbrunimento sulla parte inferiore della bacca, non è una malattia, ma una fisiopatia che si presenta quando c’è carenza di Calcio all’interno dei tessuti del pomodoro.

Si potrebbe anche presentare su peperoni, melanzane, ma il pomodoro è la coltura che va per la maggiore.

Marciume Apicale su Peperone

In quest’articolo proverò a darvi tre consigli per evitare questo problema, per prevenirlo fondamentalmente perché non si può curare.

Se vi risulta più comodo potete visualizzare il Video YouTube relativo al Marciume Apicale del Pomodoro

Marciume Apicale del Pomodoro – Video YouTube Dario De Lorenzis – L’Agrario

1 – EVITATE CULTIVAR A BACCA LUNGA

Se già sapete che andrete incontro a questi problemi, quindi se già li avete avuti negli scorsi anni, evitate di piantare pomodori a bacca grossa. Poichè questa fisiopatia si presenta per lo più nei pomodori a bacca grande, quindi il San Marzano, il Tombolone, il Cuor di Bue ed i vari insalatari.

E’ molto improbabile, quasi impossibile che si presenti sui pomodori a bacca piccola, vale a dire il Ciliegino il Datterino. Scrivetemi nei commenti su quale varietà si è presentato il Marciume Apicale e che tipo di varietà piantate di solito, così da avere un riscontro di quello che abbiamo detto.

2 – ATTENZIONE ALLA CARENZA D’ACQUA

Molto spesso mi sento dire che questo problema si risolve innaffiando più spesso perchè è una carenza di acqua, è vero che questo tipo di fisiopatia si presenta di più in piante soggette a stress idrico, di conseguenza spesso viene confusa con la carenza idrica. In realtà rimane una carenza di Calcio che viene mal assorbito in piante che vengono non irrigate regolarmente, quindi laddove c’è uno scompenso idrico la fisiopatia si presenta con più frequenza e con maggior probabilità.

3: NO RISTAGNI IDRICI

Allo stesso modo della carenza di acqua potrebbe portare questo tipo di problema anche l’eccesso di acqua, un abbondante apporto idrico infatti potrebbe portare appunto in asfissia radicale le piante, che quindi non sono più in grado di assimilare il calcio. Anche laddove dovesse essere presente l’elemento calcio all’interno del terreno, la pianta non riesce ad assimilarlo.

Conclusione:

Detto questo proviamo a capire come comportarci quando si presenta questo problema. Innanzitutto se notate i primi pomodori marci intervenite tempestivamente, quando la macchia sul pomodoro è visibile ad occhio nudo non possiamo più fare nulla per quei frutti, questi pomodori infatti sono ormai da buttare, anzi il consiglio è proprio quello di staccarli, poiché non farebbero altro che assorbire risorse importanti che potrebbero servire ad altri pomodori.

Bisogna quindi intervenire in prevenzione, se il terreno è povero di calcio e la varietà che abbiamo piantato è soggetta al marciume apicale, andremo a fare delle concimazione a basse di Ossido di Calcio, Nitrato di Calcio, in prevenzione, ovvero quando i frutticini sono ancora piccoli e per tutto il ciclo produttivo.

Le fonti di calcio possono essere di vario tipo, lascio a voi scegliere quale, potete per esempio utilizzare i Gusci D’uovo che sono ricchissimi di Calcio, dovete fare ovviamente un processo per poterlo rendere bio-disponibile per le piante, qui di seguito il Link al Video ed all’Articolo.

Come ottenere un Concime Naturale ricco di Calcio dai Gusci D’Uovo
Come Ottenere un Concime Naturale ricco di Calcio dai Gusci D’Uovo

Alternativamente potete utilizzare dei concimi, se ne trovano tantissimi in commercio:

TRB 124 di Gobbi a base di Ossido di Calcio

Concime a Base di Calcio – TRB 124 di Gobbi

AlgiCAL di Gobbi a base di Alghe Marine (Consentito in Agricoltura Biologica)

AlgiCal Concime Biologico a base di Alghe Marine da Gobbi

Concime Naturale Fai Da Te dai Gusci D’Uovo

Come utilizzare al meglio i Gusci d’Uovo

Non buttate i gusci delle uova, nel senso che oltre a non buttarli fisicamente nell’immondizia non dovete utilizzarli male, altrimenti sarà come averli buttati. In quest’articolo vedremo passo passo come rendere BIO-DISPONIBILE il Calcio presente all’interno dei Gusci delle uova e come produrre un Concime Naturale Fai da Te ricco in Calcio, in casa, con l’utilizzo di prodotti che ognuno di noi ha in cucina.

Il Calcio è un elemento importantissimo per le nostre piante, e la sua carenza o il suo malassorbimento può portare a delle gravi fisiopatie.

Marciume Apicale del Pomodoro: https://www.youtube.com/watch?v=9jfDH_6dqBs

Se preferite visualizzare tutto il procedimento, guardate il video dove vi spiego passo passo come farlo, se vi piacciono questi argomenti, seguite il Canale ed attivate la campanella in modo da rimanere sempre aggiornati e mettete un Like per supportare il Canale ed il Progetto.

Iscriviti al Canale YouTube: https://youtu.be/Vkg8DdcPPy0

1 – INTRODUZIONE

Mi è capitato di leggere in giro per il Web che il guscio delle uova è composto al 100% da Calcio, questa credenza è una bufala e quest’affermazione è del tutto sbagliata, il guscio delle uova infatti è composto per circa il 34% da Calcio, ovvero un terzo del suo peso, per il restante invece è composto da Acido Carbonico ed insieme questi due elementi formano il Carbonato di Calcio

Il Carbonato di Calcio compone per circa il 95% il guscio dell’uovo, questa può sembrare una piccola differenza ma non è così e adesso vediamo perché.

Avete mai provato a sgretolare il guscio di un uovo? Adesso provate a versarlo in acqua, questi due elementi non si misceleranno mai, indipendentemente dal tempo che passate ad agitare la soluzione o per quanto finemente voi abbiate potuto sminuzzare i gusci.

Perché succede questo?

Il guscio delle uova è composto per il 95% da Carbonato di Calcio

Perché il Carbonato di Calcio che compone il guscio delle uova non è del tutto solubile in acqua ed ovviamente non è solubile nemmeno nella Linfa Grezza delle piante.

La linfa grezza delle piante è quella soluzione acquosa che porta i sali minerali dalle radici attraverso lo Xylema fino alle foglie.

2 – STERILIZZAZIONE E FRULLATURA

Prima di cominciare qualsiasi operazione dobbiamo sterilizzare i gusci, sappiamo tutti da dove vengono le uova giusto?

Con la sterilizzazione eviteremo di contaminare qualsiasi cosa con eventuali batteri presenti sul guscio delle uova tra cui quello della Salmonella.

Il batterio della salmonella muore a 70° in circa 15/20 minuti, quindi ci basterà versare i gusci delle uova dentro l’acqua, portarla ad ebollizione e lasciarli per 15 minuti.

Essendo i gusci molto sottili, il calore non avrà difficoltà a penetrare fino all’interno e a sterilizzare uniformemente il tutto.

Far bollire per 20 minuti

Passati 20 minuti non ci resta che far scolare i gusci delle uova e farli asciugare, potete metterli in forno per altri 10-15 minuti, giusto il tempo di far asciugare l’acqua.

I nostri gusci d’uovo sono sterilizzati, asciutti e pronti per essere frullati.

Frullare finemente i gusci delle uova

3 – PREPARAZIONE DELLA SOLUZIONE

Adesso che i gusci sono frullati finemente potrebbero essere miscelati direttamente nella compostiera, in questo caso infatti gli Acidi Umici e la sostanza Organica presente favoriranno la liberazione del Calcio, tuttavia per ottenere un Concime Naturale Liquido pronto all’uso ricco di Calcio già disponibile per le nostre piante, procediamo ad unire questa polvere all’Aceto di Vino.

Aceto di Vino Bianco

Per la nostra reazione chimica andremo ad utilizzare, 500 ml di Aceto di Vino Bianco e 20gr di Gusci D’Uovo.

Misceliamo insieme e vediamo cosa succede.

La reazione chimica produce Anidride Carbonica

A questo punto potete notare che si sta sviluppando quest’effervescenza è l’anidride carbonica come risultato della reazione chimica.

Dopo circa 15 giorni, la reazione ormai è completamente avvenuta e il calcio è libero all’interno della soluzione.

4 – CONCLUSIONI FINALI

Il Carbonato di Calcio che componeva i gusci delle uova ormai è stato completamente disciolto ed è stato trasformato in Acetato di Calcio e tutta l’anidride carbonica è stata rilasciata durante la reazione chimica, ecco il perché di quell’effervescenza.

All’interno del nostro vasetto abbiamo messo 500ml di aceto e 20gr di gusci d’uovo e il calcio rappresenta un terzo del peso del guscio dell’uovo, quindi un terzo di 20gr, abbiamo 6,6 gr di calcio in questo Concime Naturale Fai Da Te.

Per facilitare i calcoli per il futuro possiamo dire che approssimativamente ci sono 1,3 gr di calcio per 100ml di Concime.

Vi lascio qui di seguito le schede con le varie colture e i vari dosaggi di utilizzi del Concime Liquido così ottenuto.

5 – SCHEDE DELLE COLTURE E DOSAGGI

Spaccatura o Cracking del Ciliegio
Imbianchimento e Marciume della Fragola
Cuore Nero del Finocchio
Marciume Apicale del Pomodoro
Marciume Apicale del Peperone
Marciume Apicale della Melanzana
Butteratura Amara del Melo
Necrosi Marginale delle Foglie delle Lattughe e delle Cicorie
Disseccamento del Rachide della Vite

Antibiotici cura Xylella, perchè NON utilizzarli sull’Olivo

Antibiotici sono la cura dell'Olivo malato di Xylella? Tre motivi per cui sarebbe folle utilizzarli in Agricoltura, ovviamente dopo l'illegalità.
“Gli ulivi del salento e la Xylella” – Tuglie 2018

Nell’analisi tecnica dei motivi, per cui sarebbe folle utilizzare gli antibiotici in Agricoltura in generale, e come cura contro la Xylella dell’Olivo in particolare, si possono trovare tre ragioni tecnicamente valide, appena dopo il primo grande impedimento dato dall’illegalità di tale pratica.

1 – Irrorare gli alberi di Olivo con soluzioni a base di antibiotici è impensabile, applicare infatti queste sostanze con le modalità di norma utilizzate per gli agrofarmaci significherebbe immettere nell’ambiente sostanze pericolose alle quali ogni altro organismo vivente è sensibile, con catastrofiche conseguenze per via delle possibili resistenze incrociate, a quel punto la cura per il batterio della Xylella potrebbe diventare l’ultimo dei nostri problemi.

2 – Qualcuno suggerisce che gli antibiotici potrebbero essere applicati con tecniche non soggette a deriva come ad esempio le iniezioni direttamente nel tronco degli alberi di Olivo. Ebbene tale pratica seppur con un minor impatto sull’ambiente circostante non diminuirebbe il pericolo esposto nel primo punto. Le sostanze antibiotiche infatti potrebbero indurre modificazioni al DNA del batterio della Xylella che a questo punto diventerebbe antibiotico-resistente, vanificando ogni ulteriore sforzo nella ricerca di una cura.

3 – Terza, ultima ma non meno importante è la possibilità, l’eventualità per certi versi, quasi la certezza, che tali sostanze potrebbero entrare e residuare nella catena alimentare, in un periodo storico in cui la grande consapevolezza ci porta a pratiche, tecniche e tecnologie colturali sempre più orientate all’eco-sostenibilità ed alla salubrità di ciò che mangiamo, questo è un punto cruciale ed importantissimo.

Alla luce di quanto detto, riteniamo fondamentale ribadire che l’utilizzo degli antibiotici in agricoltura è vietato ed a ragion veduta. La situazione critica dell’Olivo e del nostro territorio tutto, non può portare a scelte avventate, illegali, pericolose e per certi versi stupide.

No agli antibiotici in Agricoltura.